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Aperture Straordinarie - Gamification

Il progetto si propone di utilizzare processi di gamification, studiati su misura per gli spazi museali.

Titolo:Aperture Straordinarie - GamificationAziende:Musei Civici di Treviso, Pleiadi Group & Venetian ClusterProgetto:SACHEAnno:2021Area:Cultural heritage

Il Museo è un gioco da ragazzi. Il gioco (digitale e non) nel contesto museale per coinvolgere i più giovani

Il progetto si propone di utilizzare processi di gamification, studiati su misura per gli spazi museali con l’obiettivo di attrarre un nuovo pubblico, promuovere contenuti culturali e il trasferimento di conoscenze.
Gli attori coinvolti sono stati il direttore amministrativo dei Musei Civici di Treviso, il responsabile delle attività, delle attività espositive e dei progetti speciali del museo Luigi Bailo, il direttore del cluster Venetian Cluster, il junior project manager di Venetian Cluster, il junior communication and marketing di Venetian Cluster e il direttore scientifico e responsabile della didattica di Pleiadi Group (Vicino, 2021).

I Musei Civici di Treviso sono un’istituzione che conta tre sedi all’interno delle mura cittadine: il Museo di Santa Caterina, il Museo Luigi Bailo e Casa Robegan. L’obiettivo primario dell’istituzione è la salvaguardia e la diffusione del patrimonio artistico e culturale custodito, che persegue la volontà di conservazione avviata da Luigi Bailo. I diversi musei dell’istituzione permettono di avere una ricca offerta culturale, ma allo stesso tempo determinano alcune difficoltà nella gestione della comunicazione interna ed esterna.

L’esigenza primaria individuata è stata quella di coinvolgere la fascia d’età tra i 14 e i 25 anni, per la quale il tema del gioco è considerato un aspetto chiave per coinvolgere il nuovo pubblico dei giovani e generare in loro un senso di appartenenza a un luogo grazie ad attività serializzate da svolgere all’interno dei musei. Questo si intreccia con la necessità di impiegare diverse strategie di comunicazione.

Il Gruppo Pleiadi è una società cooperativa sociale che opera in ambito educativo per avvicinare i più giovani alle discipline STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) attraverso laboratori interattivi all’interno delle scuole, eventi per coinvolgere giovani e adulti, e la creazione di contenuti per formare e informare i pubblici di riferimento: si definiscono scienziati che forniscono esperienze pratiche interattive su misura a bambini, adulti, scuole, università, collaboratori, aziende, famiglie, istituzioni e imprese multinazionali (www.pleiadi.net).

Venetian Cluster è un cluster produttivo dedicato ai beni culturali e ambientali in Italia (www.venetiancluster.eu). Il suo obiettivo primario consiste nel realizzare progetti innovativi nazionali e internazionali, finalizzati al trasferimento tecnologico, all’internalizzazione dei servizi e alla formazione della filiera pubblico-privata dei settori culturale e ambientale. Coordina partner pubblici e privati, offrendo servizi di ricerca di fondi regionali, nazionali e internazionali per lo sviluppo di progetti, consulenza tecnico-scientifica, marketing informatico innovativo, assistenza con servizi e tecnologie di innovazione, formazione e coaching, sviluppo di attività innovative per il turismo tematico (ibidem).

Dai diversi incontri, dalla prima volontà esposta dai Musei Civici di Treviso di attrarre le giovani generazioni attraverso il tema del gioco, il progetto si è sviluppato in una soluzione che coinvolge le persone fisicamente presenti al museo, seguendo percorsi di gamification e indovinelli attraverso opere artistiche e reperti in formato analogico, tralasciando l’idea di utilizzare tecnologie AR o VR. Si tratta di una soluzione economicamente più sostenibile che accoglie la possibilità di lasciare al visitatore qualcosa di concreto, come un gadget. Il concetto di escape room non è nuovo o percepito dal pubblico come una novità, ma non è comune trovare questa soluzione all’interno di un museo. (Vicino, 2021)

Si tratta di un interessante esempio di project design che pone l’attenzione sulla comunicazione tra gli attori coinvolti e sottolinea come organizzazioni diverse possano essere compatibili nel soddisfare esigenze reciproche. Non sono stati individuati tempi di realizzazione e non ci sono al momento risorse finanziarie interne disponibili per il progetto, evidenziando ancora una volta una difficoltà nel reperire e gestire le risorse di un’istituzione pubblica.