CAD

CAD

Descrizione

PROGETTO CAD

Il progetto “CAD-Comunità Artistiche Digitali” si è sviluppato a partire dalle esperienze maturate all’interno del network di arti performative attivato da Opera Estate Festival (OEF), identificando come destinatarie alcune tra le realtà che hanno segnato l’innovazione nel campo delle arti performative in Veneto negli ultimi decenni. Si tratta di compagnie e professionisti della danza e del teatro accomunati dallo spirito dell’innovazione ma alla ricerca di un equilibrio costante tra sperimentazione (anche tecnologica) e radicamento del lavoro artistico nelle comunità locali. È questo il fabbisogno che si è cercato di cogliere con il progetto, sostenendo la dimensione comunitaria del lavoro artistico ed esplorando il ruolo che le tecnologie digitali possono avere nell’amplificare le possibilità di connessione e partecipazione di varie fasce della cittadinanza nel farsi della produzione artistica. Si tratta d’altra parte di una direzione che le realtà partner hanno già autonomamente intrapreso nei mesi di lockdown e che hanno trovato, grazie al bando “Laboratorio veneto”, l’occasione per proseguire lo sviluppo di nuove forme di produzione e concretizzarle anche mediante l’acquisto di nuove dotazioni.

Il progetto CAD è andato quindi a sostenere il lavoro di un network coeso di realtà della nuova scena performativa veneta accomunate dalla scelta di coinvolgere gruppi e comunità locali come partecipanti nello sviluppo di una produzione teatrale. Si è colta quindi l’intenzione di generare relazioni comunitarie in cui i partecipanti potessero indagare e interrogare idee, possibilità o esperienze anche con l’integrazione delle tecnologie digitali. Tale integrazione è stata diversificata, coinvolgendo l’uso di diversi tipi di dispositivi digitali e applicazioni che consentono forme di coinvolgimento multimediale, connettività, realtà aumentata e virtuale.

Nello sviluppo progettuale si è richiamata l’attenzione sulle interconnessioni tra materiale e sociale mostrando come entrambi lavorino l’uno sull’altro in modo complesso. Questa ontologia relazionale ha introdotto anche una visione particolare delle tecnologie digitali come mezzo per amplificare gli effetti del lavoro di comunità.