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Progetto Approdi

Il progetto APPRODI (Affrontare le Prossime Distanze) ha identificato come principali beneficiarie degli interventi le realtà di produzione teatrale venete che si sono sviluppate e consolidate professionalmente alla ricerca di un equilibrio tra qualità della proposta culturale e differenziazione di servizi e attività anche in ottica di sostenibilità economica. Il progetto è stato concepito per supportare queste strategie di innovazione del lavoro teatrale sfruttando la situazione presente di emergenza e crisi come vettore per ripensare in chiave creativa lo stesso tema del “distanziamento”. Il predisporsi alle “prossime distanze” è divenuto così una sorta di ossimoro generatore di riflessione sulla dialettica tra prossimità e distanziamento.

APPRODI ha inteso intervenire nella ritessitura dei rapporti tra teatro, pubblico e società: senza negare la valenza di bene collettivo e sociale della produzione teatrale, si è cercato di affrontare in maniera organica le questioni della produzione per il mercato, della differenziazione dell’offerta, della segmentazione del pubblico e dei modelli di business della produzione teatrale. Particolare attenzione è stata dedicata alle possibilità di concepire la produzione teatrale veneta in ottica di internazionalizzazione ed apertura a mercati e pubblici di culture e lingue diverse.

Il progetto si è proposto, quindi, anche importanti obiettivi formativi, innestando su una buona formazione teorica e di metodo la capacità di cogliere il potenziale di innovazione che si è presentato ai professionisti dello spettacolo teatrale nell’era post-pandemica. Da ciò è derivata la necessità di sviluppare competenze trasversali, peraltro sempre nuove e in continua evoluzione, soprattutto se si guarda all’ambito delle tecnologie digitali. Principale obiettivo formativo è stato quindi aumentare la digitalizzazione nel settore teatrale veneto quale vettore di nuove possibilità per la creazione, espressione, comunicazione e diffusione di arte e cultura.

Si è puntato inoltre ad aumentare l’impegno civico portando il teatro a nuovi pubblici e settori–attraverso strumenti come il teatro partecipativo e le nuove tecnologie–in grado di abbattere le barriere, incoraggiando il dialogo e aiutando la ricca tradizione culturale veneta a prosperare. Un altro obiettivo formativo è stato quello di sviluppare una strategia digitale per gli spazi teatrali indipendenti per aiutarli a integrare le nuove tecnologie a lungo termine in produzioni artistiche, divulgazione e modelli di coproduzione internazionale. Centrale, soprattutto in connessione con l’acquisizione di nuove dotazioni, è stato poi l’accompagnamento alla creazione di opere innovative in grado di combinare le nuove tecnologie con l’immediatezza del teatro. La realtà aumentata, la realtà virtuale, gli strumenti interattivi e la nuova tecnologia audio sono stati presentati come modi in gran parte inesplorati per creare esperienze teatrali più coinvolgenti e avvincenti e appassionare il pubblico con l’imprevisto.

L’attività di formazione e action-research è culminata con la rassegna “Teatro, Società, Territorio”, che ha inteso dare vita ad un vero processo di sviluppo territoriale a base culturale, in cui le diverse compagnie hanno collaborato tra di loro per la definizione di linguaggi e pratiche comuni, in dialogo con i luoghi e le comunità.